La progettazione che porta alle scelte pratiche e teoriche del collegio dei docenti trova giustificazione nella osservazione occasionale prima e sistematica poi dei bambini e delle bambine e dalla analisi dei bisogni che ne deriva. All’interno dei vari percorsi educativi e didattici periodicamente scelti si cerca di dare ampio spazio a quella che si ritiene fonte privilegiata di apprendimento: il “gioco” nelle sue molteplici forme (libero, simbolico, guidato, ecc.). Oltre a ciò sono ritenute di massima importanza le esperienze derivanti “dall’esplorazione” e dalla “ricerca” poiché questo tipo di metodologia, pur essendo semplice e adeguata all’età dei bambini a cui è rivolta, ha carattere “scientifico” in grado di esercitare processi cognitivi presenti nell’agire quotidiano.
Filo conduttore di tutte le esperienze attuate rimane la “vita di relazione” che pur rappresentando fonte naturale di comunicazione attiva fra bambini, richiede all’adulto attenzione continua verso i segnali che i bambini stessi inviano facendo emergere i loro reali bisogni.
Le proposte educative così progettate consentono di costruire percorsi in grado di soddisfare obiettivi e traguardi previsti dalle indicazioni nazionali per l’infanzia nel rispetto dei tempi e dei bisogni di tutti i bambini e le bambine.
Per accompagnare i bambini e le bambine in un percorso di crescita che li veda protagonisti attivi e critici delle esperienze che vivono, pensiamo quindi sia necessario costruire un progetto educativo che si nutra di interrogativi, di osservazioni, di ascolto, di interpretazioni e che predisponga situazioni che possano far emergere gli interessi di ricerca e le curiosità dei bambini stessi.
Un progetto educativo in cui trovi posto l’imprevisto e l’inatteso, fatto di tempi lenti che sostengano la riflessione e la condivisione, che generi ulteriori domande e curiosità, che non si concentri in prevalenza su che cosa fare, ma, piuttosto, sul come e soprattutto il perché delle proposte scelte.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA
Scegliere di documentare osservazioni, riflessioni, rielaborazioni di sequenze e avvenimenti con elaborati grafici, conversazioni e fotografie, significa restituire l’identità del gruppo e dei singoli bambini e, al contempo, diffondere cultura d’infanzia. La documentazione è una pratica formativa, è un elemento di qualità, di valutazione e autovalutazione dell’azione educativa.
Pannellature, pubblicazioni e diari di bordo giornaliero sono strumenti che evidenziano i processi dei bambini e la loro continua evoluzione agli occhi degli insegnanti e dei genitori; permettono inoltre ai bambini di rivedersi, riconoscersi, assumere consapevolezze delle proprie conquiste e valorizzare la propria identità e quella di gruppo.